videozuma | Veneto Film Network – Una giornata dedicata al cinema in Veneto
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Veneto Film Network – Una giornata dedicata al cinema in Veneto

Potenzialità e strategie di sviluppo del cinema in Veneto

Mercoledì 5 ottobre – ore 10.30 • Cinema PortoAstra (PD) Una tavola rotonda durante la quale specialisti dei diversi settori della cultura e della produzione cinematografica, tracceranno una panoramica della situazione del cinema in Veneto, confrontandola con altre realtà italiane e individuandone i punti di forza e le prospettive di crescita per il futuro.

Con Farah Polato (Università degli Studi di Padova), Francesco Bonsembiante (Jolefilm), Marco Segato (Detour. Festival del Cinema di Viaggio), Federico Poillucci (FVG Film Commission) e Michele Mellara (Regista e docente di cinema documentario).

Durante la tavola rotonda sarà proiettato il cortometraggio Vivo e veneto realizzato nell’ambito del progetto Kinocchio in co-produzione con Videozuma.

Veneto Film Network  è un progetto di rete e promozione della cultura cinematografica veneta a cura dell’associazione Euganea Movie Movement e sostenuto da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del bando Culturalmente Impresa. Uno spazio insieme fisico e virtuale. Una piattaforma web che ospita news e approfondimenti sul cinema, arricchita da una library in costante aggiornamento con dati e informazioni su produzioni e operatori del settore cinematografico del Veneto. Al contempo, un sistema di servizi per la valorizzazione della cultura cinematografica regionale, dall’organizzazione di eventi alla direzione artistica, dalla sottotitolazione alla promozione.

In occasione della presentazione al pubblico del progetto di rete Veneto Film Network, Detour. Festival del Cinema di Viaggio, in collaborazione la direzione di Veneto Film Network, proporrà una selezione delle più interessanti opere venete recenti, che verranno introdotte dai rispettivi autori:

 

London Afloat di Gloria Aura Bortolini (29′)
Un documentario sulle “case galleggianti” della capitale inglese. È il ritratto di una Londra inconsueta e di una comunità, sempre più numerosa, di persone che abitano in barca lungo le sue acque. I ricchi sul Tamigi ed i meno ricchi sul canale di Regent. Vivere a galla è per alcuni una scelta d’amore nei confronti della natura e di un certo stile di vita, per altri è l’unico modo per permettersi di vivere nel cuore di Londra.


A tempo debito – Il teaser
di Christian Cinetto (9′)
Una piccola troupe entra nella Casa circondariale di Padova nell’ottobre del 2013 per tenere un corso di cortometraggi. Dopo un casting in piena regola, su 40 detenuti che si presentano, ne vengono scelti 15, di 7 nazionalità diverse, tutti in attesa di giudizio. Non si conosce la ragione della loro reclusione, ma guidati dalla fiducia dei loro sguardi e dall’istinto si procede attraverso lezioni di recitazione e di scrittura. Può un gruppo di uomini così complesso, eterogeneo e per certi versi fragile, affrontare un percorso di riabilitazione di gruppo attraverso il cinema? Che senso ha un corso per realizzare un cortometraggio quando sei in attesa di giudizio? Dopo 5 mesi di intensi incontri e di prove si gira. E qualcosa è cambiato…


La corsa
di Renzo Carbonera (12′)
È la storia di una relazione clandestina tra un uomo e una donna, che si interroga sui sentimenti di entrambi, quando l’amore fra i due finisce. E’ anche la storia di una comunità nella comunità, quella greca inserita in quella italiana, i protagonisti provengono, infatti, dalla penisola ellenica ma vivono in Italia. Le atmosfere notturne avvolgono il corto, quasi a sottolineare una ricerca di un dialogo che sfugge inesorabilmente verso una corsa senza meta, in un nord-est italiano fatto di infinite pianure, di centri commerciali e periferie di cemento.


Bagaglio in eccesso
di Mariachiara Manci (6′)
Interno di un aeroporto: una giovane coppia di fidanzati in partenza per Parigi di fronte alla bilancia scopre che il bagaglio a mano è al di sopra dei limiti consentiti…


Onyros
di Marco Businaro e Cristian Tomassini (17′)
In un universo invaso da messaggi pubblicitari di pronta felicità, il colosso radiotelevisivo Onyros sfrutta le sue reti come copertura per un’organizzazione segreta che si nutre dell’energia vitale delle persone. Il destino dell’estrattore Chris, enigmatico barman incaricato da Onyros di sedurre potenziali vittime e privarle dei loro sogni, s’intreccerà con quello di Carlo, fotografo tormentato, con il quale sembra avere una cosa in comune: Nami, una modella asiatica di cui si sono perse le tracce. Tra gli incubi di un passato rimosso, Chris dovrà fare i conti con il progressivo svelamento di realtà che lo porteranno a mettere in discussione la sua esistenza e l’organizzazione stessa di Onyros.


Anna
di Diego Scano e Luca Zambolin (16′)
Anna lavora come inserviente in un albergo di una piccola località termale. Ha evidenti problemi a relazionarsi con le persone e da molti anni sembra che la convinzione della solitudine abbia prevalso nella sua personalità, chiudendosi sempre più in un mondo impenetrabile ma equilibrato. Questa stabilità viene interrotta da un cambio di mansione che costringe Anna a rapportarsi con persone sconosciute, trovandosi a stretto contatto con un uomo che la colpisce emotivamente. L’attrazione nei confronti di quest’uomo sarà per lei un motore che azionerà meccanismi emotivi imprevedibili, portandola a mettersi in gioco come non aveva mai fatto prima.


Scorciatoie
di Corrado Ceron (16′)
Una giovane donna, Nina, mentre fa le pulizie di notte in un autogrill, rapisce una bambina di 8 anni, la carica in macchina e la porta a casa. È il giorno del compleanno del suo compagno e vuole fargli una sorpresa. Non hanno mai avuto figli e mai ne avranno. Quella notte è la loro occasione per essere genitori. Ma solo per qualche ora.


La sedia di cartone
di Marco Zuin (16′)

Ausilio è qualsiasi strumento di produzione specializzata usato da un disabile per alleviare il suo handicap. Jeoffrey è un bimbo africano che non si può muovere autonomamente e ha bisogno di un’attrezzatura specialistica. Come può essere garantita in un un paese rurale del Kenya dove mancano i servizi di base? La sedia di cartone risponde a questa domanda con un’esperienza unica al mondo: per Jeoffrey, così come per altri bimbi, vengono costruiti ausili impiegando materiali poveri come il cartone riciclato.


El Mostro. La coraggiosa storia di Gabriele Bortolozzo
di Lucio Schiavon e Salvatore Restivo (15′)
Questa è la storia di Gabriele Bortolozzo, eroe contemporaneo, eroe il cui nemico-mostro sono i veleni della produzione industriale tenuti nascosti dal Petrolchimico di Marghera, dici minuti in macchina da Venezia, venti minuti in bici. Questa è la storia delle domande che Bortolozzo ha cominciato a porsi negli anni, divenute poi pericolose certezze e subito dopo corpi senza vita di operai innocenti (e inconsapevoli). Queste domande sono qui rievocate con la liricità toccante di un’animazione ma con il concreto valore informativo di una reportage.

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