videozuma | ME,WE. La mostra di foto anche a Trento.
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ME,WE. La mostra di foto anche a Trento.

In occasione de Sulle Rotte del Mondo 2013, lunedì 16 settembre dalle 16 alle ore 18.00 presso il Centro di Formazione alla Solidarietà Internazionale a Trento per l’inaugurazione della mostra fotografica sul Saint Martin ME, WE Only through community. Inoltre dal 16 al 20 settembre, dalle ore 15.00 alle ore 20.00, presso la Sala Wolf – Palazzo della Provincia Trento – Piazza Dante le esperienze delle associazioni trentine di solidarietà internazionale in campo sanitario raccontate in video non-stop Fondazione Fontana sarà presente con le produzioni video: “Con i piedi per terra” “Il mio nome è Grace” “Georges. Fragilità, occasione di cambiamento” e “Le mani degli Altri”.

Le fotografie presenti in questa mostra sono state scattate da Marco Zuin tra gennaio e febbraio 2013* a Nyahururu, una piccola città del Kenya situata sulla linea dell’equatore, 200 chilometri a Nord di Nairobi. E’ qui che ha sede il St. Martin CSA, organizzazione religiosa attiva in una zona rurale con estensione pari a due volte e mezzo la provincia di Trento.

Il Saint Martin CSA offre un supporto concreto alle persone più vulnerabili all’interno delle comunità dei territori coinvolti. Ogni anno i beneficiari sono più di 3500: bambini con disabilità, ragazzi di strada, persone affette da Hiv/Aids o con dipendenze da alcol e droghe, vittime di abusi e violenze.

L’organizzazione agisce direttamente nella comunità, facendo in modo che sia la comunità stessa a farsi carico dei bisogni dei suoi membri attraverso i mezzi di cui dispone. Lo scopo diretto è la promozione della solidarietà dentro la comunità, attraverso il coinvolgimento e la formazione di volontari che possano prendersi cura dei più bisognosi.

Un percorso straordinario che da oltre 15 anni contribuisce a cambiare il territorio, le persone, il sentire e che ha prodotto una rete di oltre 1.200 volontari provenienti dalle comunità locali, che opera con il supporto di una squadra di circa 100 operatori. Un passo in avanti nel concepire la disabilità e la malattia non più e non solo come debolezza, ma come una risorsa preziosa per l’intera comunità.

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