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ME, WE a Montebelluna.

Il Cineforum V. Gagliardi di Montebelluna presenta al Cinema Italia Eden il documentario ME,WE – Only through community 

Makara è un ex ragazzo di strada che oggi lavora come assistente legale per le persone con disagio, Macharia, pastore ed ex insegnante, si prende cura degli anziani, e ancora Martin è unbambino abbandonato in strada che è stato accolto da una famiglia a cui ha trasformato il cuore, mentre Grace ha saputo trasformare la sua disabilità in una risorsa preziosa per la sua comunità.

Questi sono alcuni degli 11 personaggi e delle loro storie di cambiamento raccontate dal documentario ME,WE Only through community. Diretto da Marco Zuin, con le musiche della Piccola Bottega Baltazar, il film sarà presentato mercoledì 18 dicembre al Cinema Italia Eden di Montebelluna, con una doppia proiezione alle 19 e alle 21.

L’appuntamento è promosso dal Cineforum V. Gagliardi, che lo ha inserito in chiusura della propriarassegna, con l’obiettivo di promuovere le produzioni di giovani cineasti locali, e sarà a ingresso gratuito per tutti gli iscritti al Cineforum e a offerta libera per tutti gli altri spettatori paganti.

Girato tra gennaio e febbraio 2013, il documentario, della durata di 60′, ruota attorno alla trasformazione che nasce dall’incontro, nel contesto africano del St. Martin, un’organizzazione attiva sugli altopiani a nord del Kenya. Fondato 15 anni fa da don Gabriele Pipinato e da Fondazione Fontana onlus nell’ambito dei progetti di cooperazione internazionale, il St. Martin promuove la solidarietà coinvolgendo direttamente la comunità locale e offrendo un supporto concreto alle persone più vulnerabili, in una zona rurale pari per estensione a metà del Veneto.

Il titolo scelto è una poesia del grande Muhammad Ali: Me (Io) rappresenta ciascuno degli 11 protagonisti del documentario che la troupe ha seguito mostrando la loro quotidianità e sensibilità: bambini e bambine di strada, persone con disabilità, ex dipendenti da alcol o droghe, ma anche membri dello staff e volontari, oggi più di mille. Ognuna di queste storie è parte di un We (Noi), una comunità che grazie al St. Martin ha intrapreso un percorso straordinario verso il cambiamento. Only through community sono l’insieme delle storie che partono da singole esperienze personali per raggiungere un carattere universale.

“Sono stato in Kenya per la prima volta nel 2012 per documentare la testimonianza della danzatrice Simona Atzori in un progetto a sostegno del St. Martin. Un anno dopo ho avuto l’opportunità di dirigere un documentario che raccontasse da vicino questa straordinaria realtà comunitaria – racconta Zuin – Così sono tornato a Nyahururu, 200 km a nord di Nairobi, per raccogliere del materiale e raccontare in un film l’approccio del Saint Martin. Con me in questo viaggio l’insostituibile Luca Ramigni di Fondazione Fontana, coautore dell’opera e profondo conoscitore della realtà locale, che mi accompagnato nel cercare e documentare le storie. ”

L’organizzazione agisce direttamente nella comunità, facendo in modo che sia la comunità stessa a farsi carico dei bisogni dei suoi membri, attraverso la formazione di volontari che possano prendersi cura dei più bisognosi. Un passo in avanti nel concepire la disabilità e la malattia non più e non solo come un fattore di debolezza ma una risorsa preziosa, capace di stimolare punti di vista altri e accendere nuovi comportamenti, e che ogni anno coinvolge oltre 3000 beneficiari.

Anche il documentario è stato realizzato attraverso la comunità, con un’azione di crowdfunding, che è riuscita, andando ben oltre le aspettative. Lo strumento di ricerca di micro finanziamenti, attraverso la rete, ha permesso a chiunque e dovunque, di contribuire alla realizzazione del lavoro.

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